Quindici giornate da disputare (per qualcuna sedici) sono tante, quasi mezzo campionato, ma mai come quest’anno l’equilibrio nelle parti alte della classifica è una costante. Tolta la mini fuga dell’Inter, che a fine febbraio potrebbe anche risultare decisiva, era da moltissimi anni che “sette sorelle” non lottavano per un obiettivo comune: un posto in Champions League. Sette squadre per quattro posti e divise potenzialmente da 10 punti in classifica che diventano sei tralasciando la capolista e il suo gap con la seconda.

Inter, Milan, Roma, Atalanta, Lazio, Juventus e Napoli con queste ultime due in debito di un match con i conti in graduatoria sono lì a darsi battaglia dall’inizio, con pregi e difetti di ognuna e momenti altalenanti di stagione seppur sempre con il segno più rispetto a campionati disastrosi. Per questo a fine febbraio con il ritorno delle coppe a dare fastidio – chi più chi meno – è già partita la volta per un posto nell’Olimpo europeo del calcio, dove le variabili da tenere in considerazione saranno incredibilmente alte.

Tolta l’Inter, a meno di clamorosi crolli in assenza di distrazioni europee che non solo gli facciano sfuggire il campionato ma addirittura anche un piazzamento tra le prime quattro, dal Milan di Pioli in flessione al problematico Napoli di Gattuso ci sono nove punti, che potenzialmente potrebbero essere sei in caso di successo azzurro nel recupero – ancora non programmato – contro la Juventus. Andiamo con ordine.

MILAN IN FLESSIONE E BIG MATCH IN TRASFERTA
Il Milan sta vivendo la parte più difficile da un anno a questa parte con quattro sconfitte nelle ultime otto partite che sicuramente hanno minato certezze ed entusiasmo. La questione Ibra-Sanremo distrarrà, ma molto del destino dei rossoneri in campionato verrà determinato dalla capacità di reagire a questo momento critico. Al resto penserà un calendario particolarmente duro nel finale, con tutti gli scontri diretti in trasferta – ad eccezione della sfida contro il Napoli – e con Lazio (25 aprile), Juventus (quartultima) e Atalanta (ultima) da affrontare negli ultimi metri della volata.

ROMA: SERVE IL SALTO DI QUALITA’ NEGLI SCONTRI DIRETTI
La Roma è in risalita anche se il pareggio di Benevento ha frenato gli entusiasmi da aggancio al secondo posto nello scontro diretto contro il Milan del prossimo turno. La squadra di Fonseca i più grossi problemi tende a darseli da sola, come la questione Dzeko delle ultime settimane, ma un limite stagionale è rappresentato dagli scontri diretti. Quasi impeccabile contro le squadre dietro in classifica, nei big match per ora ha steccato sempre e il cambio di rotta è d’obbligo. Alla terzultima il derby contro la Lazio e l’Inter alla penultima sono gli impegni da cerchiare con il rosso, ma c’è da incamerare fieno in cascina prima.

ATALANTA: IL CAMMINO CHAMPIONS FARA’ LA DIFFERENZA
L’incognita dell’Atalanta, invece, riguarda il cammino in Champions League. Dopo aver risolto brillantemente la grana interna allo spogliatoio dello scorso autunno, la Dea è tornata ad essere – in assenza di impegni europei – quella squadra brillante, schiacciasassi e fabbrica di gol che siamo stati abituati a vedere. Lo scontro diretto interno contro il Milan all’ultima giornata potrebbe essere davvero lo snodo fondamentale.

JUVENTUS: LE MILANESI IN CASA NELL’ULTIMO MESE
La Juventus di Pirlo è forse la più difficile da inquadrare. Con una gara da recuperare e una Champions da raddrizzare dopo la brutta prova di Porto, i bianconeri stanno convivendo con l’annata d’esordio del tecnico e tanti problemi fisici che vanno a cozzare con il rendimento sempre sopra la media di Cristiano Ronaldo. Potenzialmente i bianconeri sono ancora in lotta per lo scudetto, ma nel corso dell’anno non hanno avuto la continuità necessaria per contrastare Milan prima e Inter adesso. Anche i bianconeri vivranno un finale di stagione importante ospitando prima il Milan alla quartultima e poi l’Inter alla penultima, vero impegno da segnare con diversi cerchi rossi, sempre che non sia troppo tardi in chiave titolo. Ma sicuramente non in chiave Champions League.

LAZIO E NAPOLI: SERVE CONTINUITA’
Infine Lazio e Napoli, al momento le due outsiders che però nel corso della stagione hanno dimostrato di avere i numeri per assestarsi nelle prime quattro, pur vivendo momenti complicati. Molto lo faranno gli impegni europei e la loro durata, mentre per quanto riguarda i partenopei la situazione di Gattuso potrebbe distrarre il gruppo dall’obiettivo finale.