Il testo proposto prende spunto dal Segno della Croce, il simbolo fondativo della religione cristiana. L’autore ha voluto così significare le riflessioni e i sentimenti che tale simbolo risveglia in lui attraverso la suggestione della musica che ha composto come accompagnamento alle parole di preghiera.

 

Ogni artista ha un animo sensibile, a modo suo ovviamente, ed è in grado di trasmutare facilmente le proprie emozioni in note, sul pentagramma. Attraverso la musica che sente dentro è in grado di arrivare all’animo delle persone! Come affermava J. S. Bach: «La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori».
Salvatore Lanno

Certo non si tratta di cose nuove: ne abbiamo sentito parlare fin da bambini, abbiamo ascoltato letto incontrato interiorizzato in tanti e svariati modi l’idea di Dio trino e unico, di una Trinità beata che è creatrice e che ci ama.
Però la musica, questa musica in particolare, può aiutarci non dico a penetrare tale incommensurabile mistero (nessuna opera umana può farlo), ma ad assaporarlo in maniera viva e vicina, questo sì: uno dei ruoli dell’arte è proprio quello di favorire un incontro particolare, caratteristico, sia con le cose del mondo sia con quelle divine.
Francesco Gatta